LA SPERANZA DELLA RISURREZIONE.

di Massimo Mare

La Bibbia afferma che Gesù è stato risorto dai morti, e che chi ha creduto sarà risorto quando Gesù ritornerà. L'apostolo Paolo scrive per lo Spirito Santo "perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati." (Rom 10:9-10)

La salvezza procede dalla resurrezione.

Questa verità è il fondamento della fede per tutti i credenti. Se il Cristo, pur avendo abbassato se stesso prendendo forma di servo, essendosi incarnato, avendo compiuto il suo straordinario ministerio, avendo guarito malati, scacciato demoni, fatto opere potenti, morendo per i nostri peccati su una croce di legno puro di ogni colpa, se il Cristo non fosse risorto la nostra fede poggerebbe su un fondamento instabile. Cristo gustò la morte e fu messo in un sepolcro, ma la morte non potè trattenere il principe della vita, ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto (Atti 2:24) e questa tra le buone notizie, è forse la più grande, la tomba è vuota, i discepoli sono attoniti, le donne sorprese e stordite, ma Gesù è risorto ed ha trionfato non solo sul peccato ma anche sulla morte, il nemico più terribile dell'uomo anch'esso è stato sconfitto.

Vediamo insieme in 7 punti chiave la forza della resurrezione di Gesù Cristo.

1) La resurrezione di Cristo trasformò con potenza la predicazione dei discepoli, i dubbi svanirono, la fede divenne fondata sulla morte e resurrezione del Cristo.

Il Signore non si adirò con Tommaso uno dei dodici che non credeva Egli fosse risorto, ma gli diede dimostrazione per rinvigorire la sua fede, del resto anche i suoi discepoli d'apprima non avevano creduto alla sua resurrezione

Leggiamo Marco 16:9-14 "Or Gesù essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunziarlo a coloro che erano stati con lui, i quali facevano cordoglio e piangevano. Essi, udito che egli viveva ed era stato visto da lei, non lo credettero. Dopo questo, apparve in modo diverso a due di loro che erano in cammino verso i campi; e questi andarono ad annunziarlo agli altri; ma neppure a quelli credettero. Poi apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che l'avevano visto risuscitato."

Gli apostoli del Signore presero ardire nell'annunciare la Parola dopo la resurrezione di Gesù, una nuova forza pervase Pietro che tenne un potente sermone nel giorno di Pentecoste, descritto in Atti 2:14.

Lo stesso Pietro che aveva rinnegato il maestro 3 volte ora appare trasformato , i motivi sono 2: il maestro non è rimasto morto, è risorto, e il secondo motivo è che Gesù glorificato ha sparso lo Spirito Santo sulla Sua Chiesa, Spirito Santo che doveva essere dato dopo la sua glorificazione. "Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno". Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato (Giov 7:38-39)".

Le scritture avevano annunciato la resurrezione del Cristo, e i profeti di Dio l'avevano annunciata "Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d'oggi tra di noi. Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione" (Atti 2:29-31).

Come potrebbe essere una buona novella se non avesse al centro la resurrezione di Cristo? Il centro del messaggio apostolico fu e deve essere: Cristo è risorto dai morti, speranza di vita per chiunque crede:

"a cominciare dal battesimo di Giovanni fino al giorno che egli, tolto da noi, è stato elevato in cielo, uno diventi testimone con noi della sua risurrezione."(Atti 1:22)

"Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande era la stima per tutti loro."(Atti 4:33)

Lo stesso Paolo ad Atene parlò con i filosofi greci annunziando la risurrezione "E anche alcuni filosofi epicurei e stoici conversavano con lui. Alcuni dicevano: "Che cosa dice questo ciarlatano?" E altri: "Egli sembra essere un predicatore di divinità straniere"; perché annunziava Gesù e la risurrezione." (Atti 17:18)

Nella resurrezione del Cristo, Iddio mostra tutta la sua potenza "dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore" (Rom 1:4) e la stessa potenza che Iddio usa con noi per portarci a salvezza è stata resa possibile dalla resurrezione di Cristo; infatti in 1Pt 1:3 "Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti." mentre in 1Pt 3:21 "Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma l'impegno di una buona coscienza versoDio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo".

2) Tramite la sua resurrezione Cristo ha tracciato la via alla resurrezione dei morti.
Il nostro Signore infatti ci dice: "Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giov 14:6). E ancora: "Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;" (Giov 11:25).

La resurrezione è la speranza dei cristiani e di tutta l'umanità.

L'apostolo Paolo ci dice in 1 Corinzi 15 versetti 13-14 "Se non c'è risurrezione dai morti, allora neanche Cristo è stato risorto. E se Cristo non è stato risorto, la nostra predicazione è inutile e così anche la nostra fede." In altre parole, se non c'è alcuna risurrezione, la nostra fede è senza fondamento ovvero non ha regione di esistere.

Se la nostra speranza è semplicemente per questa vita fisica e se il nostro destino è una morte senza alcuna altra vita, allora realmente non importa quello che facciamo o come viviamo o quello che crediamo.

Paolo dice questo nel versetto 19, "Se abbiamo avuto speranza in Cristo solo per questa vita, allora siamo i più miserabili di tutti gli uomini."

Se non c'è futuro per noi, allora le nostre vite dovrebbero focalizzarsi a vivere il meglio possibile in questa carne (versetto 32). Ed è quello che la maggioranza della gente oggi fa: non avendo speranza in una vita oltre la morte, nella risurrezione, si abbandona alla concupiscenza della carne. Se non c'è risurrezione, allora credere in Cristo non avrebbe alcun valore per noi, perché potrebbe volere dire solo sacrificio e persecuzione. E se non c'è risurrezione, allora la crocifissione di Cristo non ci ha guadagnato niente e quindi noi siamo ancora nei nostri peccati (versetto 17).

Ma noi sappiamo che "Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone" (Lc 24:34) dicevano gli undici apostoli ai discepoli di Emmaus dopo aver visto personalmente il Signore Gesù Cristo.

Quindi c'è una risurrezione e non solo per Gesù Cristo, ma anche per noi, e questa è una parte essenziale della fede in Cristo.

Gesù ha parlato della risurrezione in molte parabole. Egli disse di essere la risurrezione e la vita (Giovanni 11: 25).

La risurrezione è menzionata molte volte nel libro degli Atti, e nel libro degli Ebrei, e ci sono due passaggi che descrivono la risurrezione in modo dettagliato: la prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi e la sua prima lettera ai Corinzi.

In 1 Tessalonicesi 4: 13-18, Paolo scrive: "Fratelli, non vogliamo che siate ignoranti verso quelli che si sono addormentati, affinchè non siate contristati come coloro che non hanno speranza; perché il Signore stesso,con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole."

In 1 Corinzi Paolo va più in dettaglio, e spiega che non solo ci sarà una risurrezione, ma ci dà anche un quadro di come saremo quando saremo risorti. Primo, compara la risurrezione alla pianta di un seme. Come dal seme non si comprende la forma della pianta, così è con la risurrezione dei morti. "Il corpo che è seminato deteriorabile, è risorto imperituro; è seminato in disonore, è risorto in gloria; è seminato in debolezza, è risorto in potenza; è seminato corpo naturale è risorto corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale." ([vs.]. 42-44)

Dopo che saremo risorti, saremo diversi, forse tanto diversi quanto lo è una foglia da un seme. Le differenze importanti sono che saremo imperituri, gloriosi, potenti, e spirituali e somiglieremo a Cristo"E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste. Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: "La morte è stata sommersa nella vittoria" (1Cor 15:49-54).

Alla risurrezione saremo rivestiti di immortalità. Avremo corpi nuovi, gloriosi, trasformati dallo Spirito Santo per essere simili a Cristo. Vivremo per sempre e non soltanto questo, ma vivremo per sempre con Cristo e avremo corpi gloriosi come il suo, con tale potere e gloria e vita che è inimmaginabile da quello che conosciamo ora.

C'è grande attesa della ricompensa che riceveranno i figli di Dio, una ricompensa che ci compenserà di tutte le difficoltà che avremo avuto in questa vita. Tutto il creato è in attesa della manifestazione dei figli di Dio. La scrittura paragona questa attesa al travaglio di una donna.

3) Credere nella resurrezione ha conseguenze importanti per il nostro vivere giorno per giorno, ci aiuta a vivere nonostante le persecuzioni e le difficoltà guardando a Cristo purtroppo molte persone intorno a noi non hanno questa speranza. Quando la nostra vita o il nostro ministerio incontra dei problemi non abbandoniamo la presa, noi non diciamo, "mangiamo e beviamo perchè il resto non ha nessuna importanza", no, noi vediamo che c'è un futuro e che questa vita ha un significato e noi vogliamo vivere con questo futuro in mente.

"Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti" (Fil. 3:10-11).

Qui Paolo si riferisce alla prima resurrezione dei credenti che abbiamo letto in 1Tessalonicesi, perché ci sarà ancora una resurrezione finale per tutta l'umanità comunque operi sia bene o male.

4) La risurrezione ci fa trionfare sul giudizio.
Come Gesù disse "quelli che hanno operato bene,(risorgeranno) in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Giov. 5:29).

Dalle parole di Gesù possiamo vedere le due differenti resurrezioni: la prima descritta da Paolo in 1Tess capitolo 4 e la seconda conosciuta come quella del giudizio universale in Apoc capitolo 20. Questo ci dice che Dio ha a cuore il modo in cui viviamo e che ce ne renderà conto.

Le buone notizie ci dicono che siamo essere assolti nel giorno del giudizio, esse ci dicono che siamo giusti per la fede in Cristo. Il vangelo è costruito sulla realtà della risurrezione e del giudizio.

5) La risurrezione spiega perchè il vangelo è necessario, e perchè è buona notizia.
Il vangelo è buona notizia non sola per la gente che crede, ma anche per la gente che non crede ancora. Quando parliamo di resurrezione testimoniamo della vita eterna, un'eternità che è molto migliore di qualunque cosa questa vita possa offrire.

Il predicare la risurrezione enfatizza l'importanza di condividere la buona notizia con altra gente. Questo è il modo in cui Paolo termina il capitolo sulla resurrezione: (giacché esiste la resurrezione) "perciò fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore" (1 Cor 15:58).

Così sappiamo che qualunque cosa si fa per servire Cristo, qualunque cosa si fa per sostenere il vangelo, è cosa buona ed è importante per coloro che hanno bisogno di sentire il messaggio del vangelo.

6) La risurrezione è l'essenza della condotta cristiana.
Vediamo questo in Rom 6:4 "Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita."

Paolo spiega poi al versetto 6: "Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato."

Nel significato profondo del battesimo e nel suo simbolismo identifichiamo noi stessi con il sacrificio di Cristo, abbiamo messo a morte gli atti di peccato e rinati a nuova vita così come Cristo è risorto dai morti a nuova vita. Così il nostro comportamento riflette la morte e risurrezione di Cristo. Siamo una nuova creatura: muore il vecchio, e sorge il nuovo. Questa è la nostra testimonianza.

Comprendere la resurrezione ci aiuta a camminare in novità di vita.

Poiché c'è la risurrezione, dobbiamo vivere una vita nuova e diversa. Invece di servire i desideri della carne, cerchiamo di conoscere Dio, perché saremo con lui per sempre. Noi non siamo sotto la condanna avendo avuto in dono la fede in Cristo.

Come 1 Gio 3: 2-3 dice "Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'è Egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com' Egli è puro."

Giovanni continua nei versetti 4 e 6 affermando che quando viviamo la vita nuova in Cristo non continuiamo a peccare, ma se anche dovessimo sbagliare, abbiamo presso il Padre un avvocato potente che è stato colui che ha pagato anche per noi, quindi su di noi non c'è più la condanna, ma la resurrezione ci ricorda con gran valore il significato di una nuova vita vissuta in purità in Cristo.

E in ultimo,

7) Credere nella risurrezione, ci libera dalla paura della morte.
Conoscere la resurrezione è vedere la morte in una nuova prospettiva, la morte non è più la fine di ogni cosa, noi vedremo di nuovo i nostri cari , e la vita che seguirà non finirà più. Ebrei 2: 14-15 dice di Gesù" Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita."

Il nemico è stato sconfitto, e siamo i beneficiari della vittoria di Cristo! Egli infatti ha trionfato sopra la morte, e condividendo la sua vita, ci ha liberato dalla paura della morte. Noi non siamo senza speranza come coloro che non hanno conoscenza di Dio; abbiamo ancora il dolore, la sofferenza, e questo perché la morte fisica è ancora nostro nemico anche se ormai un nemico vinto, tuttavia noi abbiamo una speranza.

La conoscenza della risurrezione ci aiuta a morire con fedeltà a Cristo, in speranza e in fede per il futuro. Sappiamo che un futuro migliore è preparato per noi. "Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni" (Apoc.20: 4-6).

Dopo l'ultima cena con i suoi discepoli, dopo averci insegnato a servirci l'uno con l'altro con l'esempio di umiltà, dopo avere resistito al male e alle sue provocazioni ed essere stato crocifisso per noi sulla croce, dopo avere sparso il suo sangue innocente ed essere stato sepolto tra i morti, il Signore Gesù, il grande pastore delle pecore, è risorto, Cristo vive nei secoli dei secoli, tramite Lui anche tutti gli esseri umani sui quali passa la morte, risorgeranno, questa è la nostra sicura speranza.


Logo e Dominio www.osanna.org © copryright OSANNA 2003 - webmaster G. F.
I contenuti del sito sono di libera divulgazione ed utilizzo, se non coperti da diritti terzi
[Home] [Chi siamo] [Contattaci] [Servizio] [Eventi]